lunedì 7 novembre 2011

L'ORIGINE DELLE CENTRALI NUCLEARI


Con centrale elettronucleare, si intende una centrale elettrica che, attraverso l'uso di uno o più reattori nucleari, utilizza il calore prodotto dalla reazione di fissione nucleare a catena e autoalimentata e controllata per generare vapore a temperature ed a pressione elevata con lo scopo di alimentare turbine connesse ad alternatori, producendo così elettricità. 

Nel 1942 , un gruppo di scienziati coinvolti nel progetto Manhattan, tra i quali Enrico Fermi, lavorò per la realizzazione in laboratorio della prima "reazione a catena" controllata. Il progetto aveva scopi militari, era nato durante la seconda guerra mondiale e finanziato dal governo alleato degli Stati Uniti per dare vita alla prima bomba atomica. Ma il progetto Manhattan si concluse prima.

Nel 1953 un discorso del presidente Dwight Eisenhower, inaugurò il progetto "Atom for Peace" allo scopo di favorire l'applicazione l'applicazione civile dell'energia nucleare. In soli 12 mesi venne realizzata la prima centrale nucleare della storia , il reattore civile Borax III in grado di fornire energia elettrica a una piccola città dello stato dell'Idaho (Usa). 


Il 27 giugno 1954, la centrale nucleare di Obninsk divenne il primo impianto al mondo a generare elettricità per una rete di trasmissione e produceva circa 5 MW di potenza.
La prima centrale nucleare commerciale al mondo fu quella di Calder Hall, a Sellafield in Inghilterra, e iniziò a lavorare nel 1956 con una potenza iniziale di 50 MW (successivamente divenuti 200 MW). Il primo reattore nucleare operativo negli Stati Uniti fu invece il reattore di Shippingport, in Pennsylvania (dicembre 1957).



Centrale nucleare di Shippingport 
 In Italia un piccolo reattore nucleare, chiamato "Enrico Fermi" venne costruito nel 1959 nel Politecnico di Milano sede di città studi, tra via Ponzio e via Bassini, a scopo didattico e di ricerca. Venne utilizzato fino al 1979 e sviluppava una potenza pari a quella utile a far funzionare 25 ferri da stiro.